Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha spiegato i motivi della stretta anti-frode sula cessione dei crediti edilizi in un'informativa urgente in Parlamento.
La mancanza di adeguati presidi in ordine alle verifiche di regolarità e titolarità dei vari fattori del mercato ha generato un boom di cessioni (37,8 miliardi di euro nel 2021) ma anche di frodi per crediti inesistenti, pari a 4,4 miliardi di euro, a cui si può aggiungere un altro miliardo in base alle ultime indagini.
Daniele Franco ha dettagliato i casi riscontrati, già anticipati dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini nelle scorse settimane. Le frodi hanno riguardato perlopiù Bonus Facciate (46%) e Ecobonus (34%), che lo scorso anno non prevedevano asseverazioni e controlli come il Superbonus.
A questa defaiance rispondono le norme più stringenti sul visto di conformità e le asseverazioni sulla congruità delle spese (di cui è stato pubblicato un nuovo prezzario adeguato ai rincari del settore) introdotte con il dl 157/2021, poi sfociate in Legge di Bilancio. Queste documentazioni, prima necessarie solo per il Superbonus, sono state introdotte anche per le cessioni relative agli altri bonus edilizi; in tal modo chi acquista il credito
'' avrà la possibilità di verificare direttamente i requisiti e la documentazione a supporto ''
La situazione ha richiesto interventi legislativi, di cui il blocco delle cessioni successive alla prima stabilita dal decreto Sostegni-ter, che ha sollevato la protesta di imprese e professionisti del settore. Il Governo è quindi tornato indetro con il Decreto 13/2022 che adesso consente le cessioni multiple ma fino a un massimo di tre, di cui solo la prima verso qualsiasi soggetto e le restanti due nei confronti di banche, finanziarie e assicurazioni vigilate.
Sono inoltre potenziati gli strumenti del Fisco, ad esempio con i controlli preventivi basati su profili di rischio, che consentono di sospendere i crediti considerati sospetti.
Infine, sono state inasprite le sanzioni per tecnici e professionisti che rilasciano asseverazioni e attestazioni di congruità. In conclusione, le misure antifrode hanno tre obiettivi:
1. evitare gli abusi, creando un contesto normativo efficace nel prevenire le frodi e nel favorire un tempestivo tracciamento delle operazioni;
2. recuperare le somme illecitamente incassate ed evitare che operazioni caratterizzate da profili a rischio vengano portate al termine;
3. assicurare il funzionamento corretto del meccanismo inerente alle cessioni, a tutela dei contribuenti e delle imprese che operano neò settore con professionalità e ediligenza.